Io! Ho vinto io!!!
Qualche tempo fa ho pubblicato su queste pagine la notizia di un concorso letterario dedicato al té organizzato da Marina Pasotti di Edonè l’ora del Tè di Casteggio (PV). In quell’occasione avevo espresso l’intenzione di partecipare: a me piace tanto scrivere (chi mi segue qui su questo blog e altrove lo sa) e ultimamente ho scoperto la scrittura di narrativa. Ho fatto alcuni corsi di scrittura creativa, per cui ho affinato anche la tecnica e ho imparato alcune finezze che servono assolutamente nel momento in cui si scrive: perché va bene la scrittura di pancia, ma tutti i grandi scrittori (eccetto Jack Kerouac in On the road) editano sempre la loro prima versione.

Ho detto anche in più di un’occasione che la scrittura, così come la lettura, va d’accordo col té. Il té è pace, meditazione, tranquillità e relax, tutte condizioni ideali per lasciare la fantasia libera di inseguire un pensiero e di dargli forma compiuta. Il té dà anche concentrazione, e fa sì che l’ispirazione non si perda dietro la prima mosca che vola, ma si faccia acchiappare dalle dita che scorrono leste sulla tastiera.
Tutto questo per dirvi che ho partecipato al concorso letterario “Racconti di te all’ora del té“ e che il mio racconto ha addirittura vinto il primo premio! Di questo sono molto felice perché un conto è scrivere, e un conto è sapere che chi legge apprezza a tal punto le tue storie da premiarle.

Il concorso consisteva nello scrivere un racconto a partire da un incipit fisso e immutabile. Ne ho tratto la storia di un nipote che attraverso la collezione di oggetti da tutto il mondo del nonno appena defunto, e attraverso l’amicizia di costui con un personaggio del tutto particolare, riscopre il valore delle “cose” e ne celebra il ricordo diffondendone la conoscenza: un racconto sull’amicizia, sull’affetto, sul valore della memoria personale e collettiva. E sul té, che fa da sfondo ai passaggi principali della trama.
I racconti finalisti e vincitori sono stati raccolti in un’antologia che è stata pubblicata. Così, emozione e onore, posso vedere il mio nome e il mio racconto stampato: mi sembra di aver fatto qualcosa di tangibile e di aver partecipato a qualcosa di grande.
La premiazione, che si è svolta nella bella cornice della Certosa Cantù di Casteggio è stata tra l’altro l’occasione di conoscere dal vivo Marina, senza il cui entusiasmo non sarebbe mai nato nulla. Marina al termine della premiazione mi ha ospitato nella sua sala da té: davanti a una favolosa tazza di sencha nero (incredibile, vero? siamo abituati al té sencha verde!) abbiamo chiacchierato del più e del meno, del té, di come sarebbe bello fare rete tra di noi e di come Marina effettivamente ci sia riuscita e ci riesca, riunendo intorno a sé persone appassionate.
È bello incontrare persone così. La sala da té Edonè l’ora del té poi è bellissima: ma ve ne parlo nel prossimo post!
Complimenti!
Grazie mille! Sono tanto contenta!
Congratulazioni!!! 😀
Leggo solo ora e ti faccio, in ritardo, i miei COMPLIMENTI!!!
Spero un giorno di andare a consocere di persona Marina della Sala da tè Edonè, solo che quando salgo in Piemonte, una volta al mese, ho sempre poco tempo ma la speranza è l’ultima a morire 🙂
Grazie! Per me è stata una grande emozione.
Marina è una persona dolcissima e stupenda. Sono proprio contenta di averla conosciuta. Il té unisce le persone, anche a distanza!
Hai perfettamente ragione 😄😄😄🍵🍵🍵